lunedì 18 aprile 2016

La mezza di Santander (Torino)


Torino, 18 aprile 2016 - nuoto 31.9, bici 811, corsa 384.6 km

La Mezza di Santander

Ogni gara è una storia. Nei ricordi immagini, rumori, sensazioni. Qualcuno la vive trai primi, con l'obiettivo di vincere. Io con l'obiettivo di migliorare i miei tempi, o almeno non peggiorarli troppo. Si fa fatica e tanta. Ne facciamo più o meno tutto nello stesso modo: chi vince e l'ultimo che con la pancetta e il fiatone chiude la gara quando già stanno smontando tutto.
Durante la gara si vivono mille momenti e sensazioni differenti, ci si sente rivali ma sempre fratelli. Nulla come la fatica porta a un  tale senso di fratellanza.
Ecco le sensazioni, la fatica, i luoghi e i rumori della Mezza di Santander...

Sono meno preparato dell'ultima mezza perchè per 10 giorni sono stato fermo a causa di un'eterna infuenza. Nelle ultime settimane poi mi sono dedicato di più a bici e nuoto. La 70.3 di Candia si avvicina e correre non basta più. Sono così consapevole di non essere in grado di ripetere il tempo fatto a Vigone.

Alle 7.40 ho appuntamento sotto casa di Luca, amico triathleta. Con lui ho corso ad Andora (Triathlon Sprint) e fatto i campionati italiani di Duathlon a Torino, sotto il diluvio. Ho già la testa nelle scarpe e lo aspetto, invano,  al civico sbagliato. Cominciamo bene. Raccolto Luca passo a prendere mia madre che correrà i 10 km.
Lasciamo la macchina in un parcheggio sotterraneo. Esco già in maglietta e pantaloncini per evitare di lasciare la sacca al deposito borse. Non fa freddissimo.

Alle 8.15 mi trovo davanti al Caffè Torino con un gruppetto dei Ronchi. Arriva anche Alessio, il collega e amico con cui ho corso a Vigone.
Chiacchieriamo davanti a un caffè  e arriviamo fino a Palazzo Reale per scaldarci un po'.

8.45 Ci appostiamo nella prima griglia. Alessio vorrebbe chiudere la gara in 1 e 30. Pur sapendo di non potercela fare mi metto anch'io dietro al pacemaker dei 4.15 min/km.

Ore 10.00. Via!

Faccio l'errore di sempre, ovvero partire più forte della mie possibilità.

Corro i primi 7 km a 4 e 15 min/km. Via Po e Piazza Vittorio sono in leggera discesa e riesco a tenere il passo. Qualcuno cade inciampando nel porfido o nelle rotaie del tram.

Corso Cairoli, poi dall'altra parte del Po, in Corso Moncalieri. Sono ancora lì, dietro il pacemaker. Corro lungo i miei percorsi di allenamento.
Ponte Isabella e il pace maker progressivamente comincia ad allontanarsi. Minuto dopo minuto prende metri e il palloncino, per l'occasione rosa, diventa sempre più lontano.

Al Valentino comincio a penare. Patisco le pendenze e mi sembra di non andare avanti. Gli unici palloncini che vedo sono quelli di cars, masha e altri venduti dagli ambulanti per i bambini. Ogni tanto mi giro, nel terrore di vedere arrivare il palloncino dei 4 e 30 ("non mi prederai").

Il cardio oscilla da 4 min/km in discesa a 5 min nei tratti di salita, le gambe fanno male sempre.

Usciti dal Valentino ci riportiamo in Piazza Vittorio. Ora si risale Via Po. Una leggera pendenza a salire che perà in questo momento mi sembra  il Cervino.
Incrociamo, sull'altro lato della via i primi. Due ragazzi di colore. Corrono, e come corrono! Nonostante la fatica troviamo tutti l'energia per incitarli e battere loro le mani.

Via Carlo Alberto. In fondo ci si divide: a sinistra la mezza e a destra chi ha fatto 10 km. Per loro la fatica è finita e li invidio. Ancora 10 km di sofferenza!

Si riparte, un altro giro come quello appena fatto, con qualche variante.

Negli ultimi km cedo ancora un po'. Non ce la faccio e non voglio strafare.

Chiudo in 1.34 e 49 sec, due minuti e 30 sec in più della Mezza di Varenne, dove però non c'era dislivello che qui è stato di 85 metri.
La soddisfazione del traguardo è come sempre grande. La fatica scompare e viene sostituita da un enorme soddisfazione.

Al traguardo mi aspetta Alessio che ha chiuso in 1.32.00, non è riuscito a chiudere in 1 e 30 ma ha fatto comunque un gran tempo. E' stata davvero dura.

Il ristoro all'arrivo è fornitissimo e, colto da un momento di bulimia, mangio di tutto. Secondo il cardio ho consumato 2000 kcal..

Tutto bene. Bella manifestazione, ottimamente organizzata.
Anche questa, da rifare... migliorandomi.