sabato 6 maggio 2017

Triathlon, un po' di Storia


6 maggio 2017 - nuoto 38.1 km, bici 1910 km, corsa 460.5 km

Procedo in direzione Elbaman con l'allenamento. Si va avanti con qualche difficoltà nel riequilibrare allenamenti e vita familiare. C'è poco da fare... solo chi partecipa a questo folle gioco lo può capire. Chi non ha fatto parte di questo mondo vede le nostre fatiche come vane, folli e spesso ridicole. Lo posso capire. Ma da medico e da persona che ha visto la sofferenza e la morte, da uomo non credente posso dire che non so cosa ci sia di veramente vano, folle o ridicolo in qualsiasi aspetto di ciò che facciamo in qualunque aspetto della nostra vita. Non che voglia fare grandi filosofie. Non ne sono capace e non è il luogo adatto. Credo però che non ci sia un solo modo di viverre e soprattutto che, garantendo il rispetto di tutti, non ci siano modi giusti o sbagliati di farlo. Mi basta pensare che un giorno possa chiudere per l'ultima volta gli occhi senza troppi rimpianti e sogni rimasti ad ammuffire in un cassetto. Non voglio fare la fine di chi dal calice della vita ha bevuto sempre a piccoli sorsi rinunciando a dissetarsi pienamente.


Domani mi aspetta il Medio di Candia. Non sono in piena forma perchè reduce da una laringite. Il meteo non è il massimo e la sveglia è a un'ora assurda. So però che nel tagliare il traguardo sarò 
ripagato di tutto, alla grande.


Triathlon... un po' di Storia

Nasce un giorno il 18 febbraio del 1978, su una spiaggia delle Hawaii.

Qualche mese prima un gruppo di amici discuteva riguardo quale fosse, dalle loro parti, la gara più dura: la Waikiki Rough Water Swim (3.8 km di nuoto), la 112 Mile Bike Race Around Oahu (180 km di bici) o la Honolulo Marathon (una maratona podistica, di ovviamente 42 km e gli ultimi infiniti 195 metri). 

Un nuotatore, un ciclista e un podista a discutere riguardo a quale fosse lo sport più duro. Unico modo per risolvere la discussione? Come sempre la pratica... provare.
John Collins, il papà del triathlon
Così un tale, di nome John Collins, comandante della marina, propose un'assurda sfida: affrontare tutte, una dopo l'altra, le tre gare. Un impresa apparentemente impossibile, da "uomini di ferro". Nasceva così l'Ironman delle Hawaii. Il primo triathlon.

Alla prima edizione parteciparono in 14. Vinse tale Gordon Haller con un tempo di 11 ore e 46 minuti.
Ogni atleta era accompagnato da un team per il  rifornimento d'acqua e viveri.

La Storia (o la Leggenda... chissà) racconta che il secondo classificato, John Dunbar, finì a bere birra dopo avere esaurito le scorte d'acqua. Pare che un altro partecipante affamato si sia fermato a ristorarsi in un Mc Donalds (sopravvivendo, dicono a un McBurger e al triathlon).

La prima donna iscritta fu Lyn Lemarie, l'anno successivo. Concluse la prova in 12 ore e 55 minuti, classificandosi sesta.

Una giornalista di Sport Illustrated pubblicò un lungo articolo su questa manifestazione sportiva e gli iscritti, nel 1980 furono centinaia.

Negli anni successivi il giovane sport crebbe e si diffuse in tutto il mondo. Si cominciarono a correre i tre sport articolati in distanze minori: super-sprint, sprint, olimpico, medio, lungo e iron man. Nacquero infiniti derivati: wintertriathlon, duathlon, acqualong... mille modi di associare due dei tre sport o di inserine altri, tanti modi per portare il cuore in alto e sfidarsi follemente.
Brigitte Mc Mahon

Nel 2000 viene per la prima volta inserito nel giochi Olimpici, a Sidney. La prima medaglia d'oro fu vinta da un Canadese, Simon Whitfield, e nella gara femminile da Brigitte Mc Mahon, Svizzera.

In Italia la prima gara di triathlon è stata disputata nel 1984, ad Ostia, sulla distanza olimpica (1.5 km - 40 km - 10 km). 
Nel 1985 nasce la  A.I.T. (Associazione Italiana Triahlon), fondata da Marco Sbernadori. 
Nel 1988 viente riconosciuto dal CONI.
Nel 1989 in occasione dell’assemblea ordinaria elettiva l'AIT cambia la propria denominazione diventando Federazione Italiana Triathlon 
Nel 1998 avviene il riconoscimento della FITRI a federazione sportiva nazionale.


Ad oggi in Italia si contano 271 società e 11.077 federati FITRI.

La storia continua e nel nostro piccolo la scriviamo con il nostro sudore, noi piccoli e i grandi olimpionici.