domenica 26 ottobre 2014

Dove corrono i veri Re (Corsa da Re, 2014 - Cronaca)

Torino, 21 ottobre 2014 - Bici 2140, Corsa 1111.9, Nuoto 101.3 km

In questo fine settimana mi sono dedicato alla corsa di resistenza che amo meno, un'ultramaratona... di guardie in reparto e pronto soccorso.
Sabato 13 ore, per un totale di 42 pazienti, innumerevoli chiamate per urgenze (o quasi) e una mezzadozzina di ricoveri. Pausa notturna (5 ore di sonno) e ritorno in corsia dove mi aspettano i 42 signori del giorno precedente più qualche nuovo acquisto. Alle 15.00 sono a casa. Corro 35 minuti a tutta per sfogarmi. Doccia, collasso nel letto 1 ora. Cena, un po' di divano con Francesca e Marta e ritorno in Pronto per una guardia notturna.

Arrivo alla fine, stravolto, senza pettorale e senza classifica.

Mi sono divertito di più la settimana scorsa, alla Corsa da Re.

In azione!
Come l'anno scorso alle 11 circa di sabato vado a ritirare il pacco gara al castello della Mandria, a Venaria Reale. Iscrivo Marta alla Corsa del Principino. L'emozione comincia quando la vedo con il pettorale, a 4 anni, emozionata come me. E' abituata a vedermi partire per una "corsetta" ed è orgogliosa di fare come il papà.

Alle 12.00 si parte, mano nella mano. In fondo al gruppo, senza ambizioni. Al traguardo ci aspettano Francesca, i nonni, e altri amici. Emiliano e il piccolo Gabriele, compagno d'asilo di Marta, partono con il gruppo dei più grandi, dai 5 agli 8 anni.

Via come un gioco. La piccola sorride. Corriamo. Non si lamenta e cominciamo a superare tutti, uno dopo l'altro. Faccio il passo ma non la tiro. 500 metri. Alzo lo sguardo e vedo davanti a noi la bicicletta che precede il gruppo... siamo tra i primi e Marta è la prima bimba. Le lascio la mano nell'ultimo rettilineo e lei va, felice e veloce. Saluta la mamma e ride: vince la gara dei nani! Incredibile, alla terza generazione di sportivi finalmente qualcuno vede e sale sul podio...
Tutti commossi: nonni, mamma e papà.
Marta sul podio
Poi la premiazione e la seconda vittoria di Marta, quella sulla timidezza: pur non lasciando lo sguardo di Francesca si lascia fotografare.



Domenica. Ritrovo sotto casa alle 8. Partiamo in gruppo: Emiliano, Viviano, io e la mamma (velocissima, nella categoria "nonne"). Ci prende l'ansia di non trovare parcheggio e lasciamo la macchina lontanissimo. Per ora non mi hanno ancora preso le solite coliche. Ho appuntamento con Nicola, un collega dell'ospedale. Ho il suo pacco gara (con pettorale e chip). Cerchiamo un gabinetto per risolvere le ultime urgenze, quelle solide, liquide e semisolide. Intestini e vesciche attivate dall'ansia. I principini ieri parevano molto più maturi di noi re... del resto i bambini sono sempre un passo più avanti di noi. Mi arrendo alla coda e decido di mettere a tacere il colon.

Qualche goccia di pioggia, poca roba e una temperatura perfetta.

Ci scaldiamo un po' correndo nel viale a fianco della griglia della Mezza.

Incontro Angelo, emozionato per la sua prima mezza, Renato che come me sta preparando la Maratona di Torino e (a differenza di me) l'iron man di Enbrun del prossimo anno.
Saluto qualcuno che conosco di vista.

Via!

Chi è lo re?
Corro la prima parte tenendo i 4.40. Faccio fatica. E' un falsopiano, in leggera salita. Percorriamo i meravigliosi giardini della Reggia. Entriamo nel Parco della Mandria. Si corre bene e non ci sono troppi rallentamenti. Il fondo è perfetto: sterrato morbido, qualche tratto in asfalto.

Dopo qualche km si torna indietro in un altro falsopiano, questa volta in discesa. Mi infilo in gruppo di Base Runner e tengo il loro passo. Guardo il cardio: 4.00 min/km. Tutto bene.

Dopo i primi 10 km cominciano i sali scendi. Il cuore tiene senza salire sopra la soglia massima. Le gambe bruciano ma per ora in modo sopportabile. Riesco a recuperare in discesa. Il gruppo si sgrana. Siamo in fila. Cerco di non farmi distanziare dalle scarpe di chi mi precede. Sorpasso qualcuno e qualcuno mi passa.

Mi sento bene. Sento qualcuno che conta i passaggi e mi rendo conto di essere nei primi 100. Non ci posso credere.
Tengo duro e mollo solo negli ultmi 2 km, nei giardini della reggia.

Alla fine sono 90mo dei 1200 partecipanti. Concludo la corsa in 1 ora e 32 minuti circa, 2 minuti in meno dell'anno scorso, appena dietro la prima delle donne.
Arrivo al traguardo stanco ma non stremato.
Soprattuto arrivo soddisfatto.

Ecco poi Emiliano che ha migliorato il tempo dell'anno prima, e Angelo che ci ha messo 15 minuti meno delle proprie aspettative. Siamo stati tutti grandi e torniamo a casa felici.

Negli occhi gli alberi della Mandria e l'architettura della Reggia, flash di scarpe e battute scherzose scambiate con gli altri runners.

Dura e bella gara in una location meravigliosa. Buona l'organizzazione.

Un sicuro appuntamento per l'anno prossimo.



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